Image

Corriere dello Sport – Napoli, il tris dall’Empoli: quando Sarri volle Hysaj e Mario Rui in azzurro

Benitez e gli spagnoli, Sarri e gli empolesi, Ancelotti che alla fine se li è un po’ tutti ritrovati. Ed ecco Hysaj, Zielinski e Mario Rui (in ordine di trasferimento), la “formula tre” per far sì che, quel particolare e quasi unico gioco, potesse decollare quanto prima possibile. Sarri s’era fatto bene i conti poiché, con quegli innesti mirati, il suo Napoli prese piede in breve, riuscendo a conservare un’incredibile incisività. Se li è ritrovati appunto Ancelotti, ed i tre ora sono chiamati a dover fronteggiare nuove impostazioni e tipi di gioco, ed a momenti (dopodomani notte) anche il club che li ha in pratica lanciati.

ELSEID. Il primo ad arrivare, subito dopo il tecnico bagnolese. Tre stagioni azzurre (dopo le quattro empolesi), sinceramente con parecchi alti intervallati da alcuni periodi di pausa o appannamento. E adesso, invece? Non è cambiato molto, poiché il buon Carlo ha voluto che restasse a tutti i costi, ritenendolo adatto al suo modo di vedere la palla. Forse proprio di recente l’albanese è incappato in qualche battuta a vuoto: sulla fascia destra gli è stato preferito a volte il più offensivo Malcuit, o il pilastro Maksimovic per fronteggiare i “cannibali” della Champions. Più uomo di campionato che di coppa, Hysaj dovrà solo fare i conti, come un po’ tutti, col massiccio turn-over applicato puntualmente da Ancelotti.

MARIO. L’ultimo dei tre a vestire l’azzurro (agosto 2017), dopo qualche traversia d’un certo peso, come la brutta lesione ai legamenti quando era alla Roma. In precedenza le tre stagioni ad Empoli, anche per il portoghese la scuola di Sarri e la benedizione di Marco Giampaolo. A Napoli ha dovuto fare a spallate per affermarsi (con l’innegabile complicità delle disavventure capitate a Ghoulam), e si può affermare che il bilancio sia sempre più positivo. Mario Rui anche nella stagione in corso sta dimostrando di meritare quella fascia sinistra (a tratti gli dà il cambio proprio Hysaj: è spesso perno del gioco, e le ha fatte tutte e tre, interamente, in Champions. E ciò vorrà pur dire qualcosa…