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Corriere dello Sport: “Super Bari con Improta”

La favola di Riccardo Improta, il ragazzo con la valigia. Arriva in estate, fortemente voluto da Fabio Grosso, e conquista immediatamente un posto da titolare. Segna subito un gol pesante nel match d’esordio Cesena, fa il bis sabato con la Cremonese e il Bari mette sotto chiave la bellezza 6 punti, gli unici in questo avvio di stagione. In mezzo c’è pure doppietta a Frosinone che avrebbe sicuramente meritato maggior rispetto. Quattro gol in 5 partite, il doppio di quelli realizzati l’anno scorso a Salerno in tutto il campionato. Il suo bottino massimo 7 gol nel Padova da gennaio sino al termine della scorsa stagione.

ESULTANZA DI GRUPPO. Logica la sua esultanza a fine partita insieme a tutta la squadra, immortalata da una foto di gruppo publicata ieri sul suo profilo Instagram. «Vale più di mille parole, il meglio deve ancora venire, continuiamo così ragazzi… ». Venitquattro anni nella seconda metà di dicembre, una carriera da gitano del pallone. Certo che come giramondo non c’è male, proprio no: in sette stagioni Improta ha cambiato nove squadre. Fosse un piantagrane, un polemico, un mestatore, si potrebbe anche capire, invece, è un ragazzo educato. Se ogni anno per uno strano destino ha sempre cambiato squadra è solo perchè è stato molto sfortunato.

SOTTO LA LANTERNA. Il grande balzo dal Lanciano al Genoa che l’anno dopo lo gira in prestito alla Juve Stabia per poi passare l’anno dopo in Serie A al Chievo e poi a gennaio al Padova in B rilanciandosi. Il Genoa ci crede e se lo riprende. Ma nei prini giorni di ritiro si procurò una frattura al piede destro quando era ad passo dal ritorno in A e finisce al Bologna in B che poi avrebbe conquistato la promozione con l’arrivo di Pantaleo Corvino. Due stagioni dopo rimane fermo un anno a Cesena per un infortunio al ginocchio e cambia ancora passando l’anno scorso alla Salernitana.

ALLA CORTE DI GROSSO. E così, gira di qua e gira di là, è approdato alla corte di Grosso ed oggi è già l’idolo del San Nicola. Senza la sua prodezza il match con la Cremonese rischiava di finire senza gol. Tre punti d’oro per tirare su il morale con una firma d’autore. La stagione barese di Improta è iniziata sotto i migliori auspici dopo le tante disavventure del passato. Sperando che a maggio non debba fare nuovamente la valigia.

TRIO IMPROTA. Il calcio è anche un vizio di famiglia. Tre fratelli bomber che la domenica sera si ritrovavano a Pozzuoli dopo aver giocato. Il primo Umberto, 33 anni, che ha giocato in B con la Salernitana e poi in Lega Pro e in Serie D, ultima tappa al Campobasso. Poi Giancarlo, 30 anni, l’anno scorso era alla Turris in D. Due esterni e una prima punta perfetti per un bel tridente Improta.

Fonte – Corriere dello Sport