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Gazzetta – Conti double face, doma la sua Juve e poi va a caccia di una maglia. Vinta la scommessa con l’agente Giuffredi

Il ragazzo che sfreccia sulla fascia destra è felice come un bambino. Andrea Conti aveva due sogni nel cassetto: giocare in A e indossare un giorno la maglia della Juventus, la squadra per cui fa il tifo da quando era bambino. Chissà, magari con quella rete sblocca partita cha ha freddato il popolo juventino, Buffon compreso, si è guadagnato l’attenzione della Signora. Non che finora non si sia fatto notare: le sue prestazioni in questo campionato hanno fatto salire le sue quotazioni, tanto che parecchie big, italiane e non solo, gli hanno messo gli occhi addosso. Prestazioni brillanti ma anche i gol, tanti e pesanti per uno che non staziona stabilmente in area di rigore. Conti corre, sa giocare il pallone e sa farsi trovare al posto giusto al momento giusto. Così è arrivato a quota 7 reti in A, una cifra che mai si sarebbe aspettato di raggiungere. «Questo pareggio ci dà forza – dice a fine partita -. Ed è una bella mazzata anche per le inseguitrici».

LA SCOMMESSA E TIFO Eppure il suo procuratore, Mario Giuffredi, aveva capito fin dall’inizio della stagione che era pronto per il salto di qualità. «Scommettiamo che farai almeno 6 reti?», gli aveva detto. «Ma va – era stata risposta dell’esterno – non sono mai stato così prolifico». E invece sì. Conti ha incassato un rolex quando è arrivato a 5, adesso lo aspetta un’altra sorpresa. I gol si contano ma si pesano anche. Questo alla Juve entra di diritto nella categoria «ricordi indelebili» e non solo perché è il primo stagionale messo a segno contro una grande. Quando non lotta per l’Atalanta, Conti torna a fare il tifoso della Juve. In Champions ancora se lo può permettere: è stato allo Stadium di recente per la gara di andata dei quarti e ha visto una squadra straripante strapazzare i marziani del Barça. Ha ammirato un Dani Alves in versione bollicine, ha osservato con attenzione i movimenti del brasiliano sulla sua stessa fascia di competenza.

COLLEZIONE Qualcuno dice che Conti ricorda Massimo Oddo, lui preferisce farsi ispirare da chi indossa la maglia a strisce bianche e nere. Ieri ha bissato la rete di una settimana fa (è la seconda volta che fa centro due volte di fila) e poi ha festeggiato con l’insperabile compagno, Alberto Grassi. Li chiamano il Gatto e la Volpe, si divertono a inventare esultanze e a sfidarsi, anche sui social. Conti è estroverso, con una forte personalità. Non è poco per un giocatore di 23 anni che con Gasperini si è impossessato della corsia di destra e ha conquistato anche la Nazionale. Nella sua prima stagione da titolare in A ha lasciato il segno. A fine gara è andato a caccia di una maglia: nella sua collezione quella della Juve non può mancare. Mercoledì, quando giocherà col Monaco, tornerà a fare il tifoso.

Fonte – Gazzetta dello Sport