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Gazzetta dello Sport – Biraghi è cresciuto e la Fiorentina lo blinda: accordo fino al 2022

Da sorpresa di Ferragosto a pilastro da blindare. Ne ha fatta di strada Cristiano Biraghi in soli 15 mesi. Un’esplosione che è valsa al terzino anche la maglia da titolare in Nazionale. Suo il gol che ha steso la Polonia, evitando all’Italia la retrocessione in B nella Nations League. E così la Fiorentina ha rinnovato il contratto del laterale mancino.

RINNOVO Grandi prestazioni in viola e in azzurro che hanno attirato diversi estimatori. Inevitabile quindi il prolungamento fino al 2022, con robusto adeguamento dell’ingaggio (ora intorno al milione). Biraghi era sbarcato a Firenze il 15 agosto 2017, reduce dalla retrocessione in B col Pescara. L’ennesima scommessa vinta dal dg Pantaleo Corvino, che se l’era accaparrato per appena 2 milioni. A prezzo di saldo, visto che oggi vale dieci volte tanto e ha attirato le attenzioni delle big. L’estate scorsa Mirabelli voleva portarlo al Milan, mentre adesso è l’Inter che lo tiene sotto osservazione per la prossima stagione. D’altronde Biraghi – oltre che a rinforzare la corsia mancina – sarebbe utilissimo ai nerazzurri in chiave liste, essendo un prodotto del vivaio interista. Non mancano poi le sirene estere, con l’Atletico Madrid che l’ha fatto visionare dal vivo contro la Juve. Insomma, il presente di Biraghi è a tinte viola, ma il suo futuro potrebbe essere quello di uomo-mercato. Per questo la Fiorentina ha esteso di un anno la durata del suo contratto, senza inserire alcuna clausola rescissoria. Chi lo vuole dovrà presentare un’offerta importante.

SIMBOLO Domenica con il Sassuolo il classe 1992 taglierà il traguardo delle 50 presenze (tra A e Coppa Italia) in maglia viola. E pensare che la sua avventura in riva all’Arno non era iniziata nel migliore dei modi. Accolto con scetticismo e contestato sui social dopo l’errore nella sconfitta contro il Chievo nell’ottobre 2017. Sembra passato un secolo. Oggi Cristiano è uno dei simboli della Viola. Leader silenzioso in campo e fuori. Un legame con la città, dove vive insieme alla moglie Sara e alla figlia Victoria, cementatosi nel nome di Davide Astori. All’ex capitano, tragicamente scomparso lo scorso 4 marzo, Biraghi era legatissimo, tanto da dedicare proprio a lui il suo primo gol in azzurro.