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Gazzetta dello Sport – Da Conti a Petagna: Ventura si gode otto nuovi gioielli

Se il senso di questi stage per giovani al decollo è preparare il futuro più lontano – post Mondiale 2018 – ma anche quello più immediato, Giampiero Ventura ieri ha chiuso il secondo rimuginando su buone notizie. L’aveva anticipato Lele Oriali martedì: «Non è escluso che chi è qui oggi possa essere convocato anche a marzo: si lavora per questo». E ora il c.t. sa che se dovesse avere bisogno di innesti urgenti, già per affrontare l’Albania e poi l’Olanda (in amichevole), i prescelti non avranno un atterraggio accidentato. Non è una certezza: «A fine marzo manca un mese con tante partite, e nel frattempo spero di avere buone notizie ad esempio da De Sciglio e Romagnoli», ha detto ieri Ventura. Ma è sicuramente una possibilità, pur mancando ancora indicazioni mirate: «E’ presto per fare nomi, ma se potessimo estrapolare da questo gruppo 5-6 elementi che possano servire già in tempi brevi alla Nazionale avremmo fatto bingo: chi lo immaginava 6 mesi fa?».

DIFESA E CENTROCAMPO Si può comunque già provare a individuare otto emergenti fra gli emergenti. Che poi sarebbero nove, ma in realtà Gagliardini il salto lo ha già fatto a novembre e in questi giorni ha solo confermato che non fu un caso. Dunque l’ottavo si può individuare in Chiesa, anche se non ha partecipato allo stage perché stasera giocherà con la Fiorentina in Europa League. Due nomi per il ruolo di laterale destro da aggiungere a Zappacosta, anche alla luce degli infortuni di Florenzi e De Sciglio e il momento difficile di Darmian: Conti e Spinazzola, provato su quella fascia contando sul suo piede «naturale», anche se all’Atalanta sta dimostrando di saper stare benissimo pure a sinistra. Un centrale difensivo, Caldara: mezzi e personalità lucidati dal campionato, è ormai assodato che lui, Rugani e Romagnoli si possono considerare un serbatoio già pronto se le alternative più collaudate al blocco juventino (Astori, Acerbi) non dovessero convincere Ventura. In mezzo, detto di Gagliardini, il nome in grande ascesa è Pellegrini: fisico, duttilità e attitudine alle due fasi, al momento pare più pronto di Locatelli e Cataldi.

ATTACCO E poi gli esterni offensivi, ovvero la ricchezza che ha fatto accelerare il processo di avvicinamento al 4-2-4. «Un modo di stare in campo che non è unico e definitivo», ha specificato Ventura. Ma sicuramente è ideale per Berardi e anche Verdi, che il c.t. ha alternato con la punta del Sassuolo sulla destra. Entrambi reduci da infortuni, «e un conto è recuperare e un altro è essere al top della condizione». Ma entrambi ovviamente interessati dal suo radar: «Verdi l’avrei voluto già convocare, ma appena l’ho detto è stato fuori tre mesi. Berardi finalmente è guarito, ma fra il giocatore preinfortunio e quello di oggi ci sono in mezzo mesi problematici. Spero che questo stage, e il fatto di ritrovare la gamba e la serenità di prima, possano accelerare la sua entrata nel gruppo. Rispetto ad agosto, quando aveva segnato sette gol in sei partite, ora lavoriamo anche su un altro modo di giocare. E quel Berardi lì, per il 4-2-4, può essere molto importante». Petagna è l’ultimo nome, inevitabilmente reclamizzato dagli ultimi due mesi di campionato. Belotti, Immobile e Eder sono i punti fissi, il centravanti dell’Atalanta può essere la sorpresa: un altro giovane capace di mettere la freccia se Zaza, Gabbiadini, Pavoletti e Lapadula non dovessero accelerare abbastanza.

Fonte: Gazzetta dello Sport