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Gazzetta dello Sport: “Spinazzola – Conti: la Nazionale vola sulle ali di Bergamo”

Fino alla fine Atalanta. No, non è sfruttamento indebito dell’hashtag che sintetizza l’appartenenza juventina, ma solo uno slogan preso in prestito: per trovare un motivo di riassunto dell’intera stagione anche nella sua ultima partita. Domenica, Italia-Liechtenstein: con almeno un giocatore dell’Atalanta, e forse due, scelto come titolare da Ventura. Spinazzola praticamente certo, Conti ancora possibile dall’inizio e comunque quasi sicuro a partita in corso. Un riconoscimento per quanto dimostrato negli ultimi sette mesi e per le loro condizioni di forma attuali, che non tradiscono i segni di una cavalcata (teoricamente) così usurante. E poi il sigillo sulla coincidenza di due filosofie, quella dell’Atalanta e di Ventura: puntare sui giovani non è solo coraggio, ma prendere coscienza di una nuova realtà. E Spinazzola e Conti hanno realmente dimostrato di saper gestire anche in Nazionale il loro momento: le gambe stanno bene e la testa anche, alla faccia del rumoreggiare del mercato. E si parla anzitutto di Conti, visto che «Spina» conosce già il suo futuro (quanto futuro?) destino juventino.

CORSA E CORAGGIO Dunque prepariamoci a vedere, domenica sera a Udine, le due fasce aggredite da dietro dai ragazzi nerazzurri. Perché per una partita così, da vincere per forza e possibilmente segnando tanto, serviranno corsa e dunque freschezza, coraggio e dunque spregiudicatezza, rifornimenti anche a campo allargato e dunque giocatori che abbiano dimostrato attitudine non solo al cross, ma anche agli inserimenti. Il vangelo dell’Atalanta di Gasp. Già mercoledì a Nizza, al debutto da titolare, Spinazzola ha cercato di esportare in Nazionale certi suoi movimenti, certe iniziative, mandati a memoria a Zingonia. Date per scontate (e dimostrate) forza fisica e esplosività, i suoi margini di miglioramento stanno proprio qui: imparare a leggere meglio certe situazioni che per forza di cose in un 4-2-4 sono diverse; prendere con i compagni della difesa (a 4) la stessa confidenza che ha con quelli dell’Atalanta. Che è a tre, e in un certo senso gli dà un’autonomia diversa.

DARMIAN IL REDIVIVO Idem come sopra, e anche di più, per Conti. Reduce da un campionato intero da esterno alto, non basso, anche nel test del 31 maggio contro San Marino ha goduto di libertà (spazi e iniziative) quasi totale: per quanto il Liechtenstein non sia avversaria irresistibile, una gara di qualificazione al Mondiale dà pressioni diverse e richiede di sbagliare il meno possibile, tantomeno scelte tattiche. Per questo Ventura potrebbe scegliere inizialmente la stessa coppia di laterali di Italia-Uruguay: dunque a destra Darmian, che il finale di stagione – gara di mercoledì compresa – ha restituito al rendimento e alla condizione psicologica che mesi fa sembravano decisamente appannati. Confermarlo può significare non interrompere la sua parabola, e allo stesso tempo non responsabilizzare troppo Conti. Se la partita andrà come deve andare, il ragazzo avrà tempo nella ripresa per riproporre il tandem con Spinazzola. Fino alla fine.