Testa sul manubrio e pedalare. L’appassionato di ciclismo in verità era Sarri, ma c’è da scommettere che i riferimenti alla fatica arriveranno anche dal nuovo tecnico. Soprattutto per le fasce, lì dove (si sta capendo dagli allenamenti) verrà sviluppato un più che discreto volume di gioco. Nel senso che, i classici terzini della difesa a quattro di Ancelotti, la corsia se la dovranno molto spesso fare tutta. Coast to coast, accompagnando il gioco, facendosi trovare pronti in zona d’attacco – anche nei pressi della linea di fondo – in maggior misura quando i trequartisti convergeranno verso la punta centrale. L’IMPEGNO. Tutto confermato in poche battute (a Sky Sport) da Elseid Hysaj, evidentemente parte in causa: «Con lui si gioca di più sugli esterni – spiega riferendosi al tecnico – «noi terzini stiamo lavorando sodo per arrivare a ciò che ci chiede il mister». E c’è da scommettere che sarà (già è, anzi) un duro lavoro quello degli esterni difensivi, sempre utilizzati a fondo negli schemi dell’ex Real. Lui, cioè Hysaj e poi Mario Rui (quando arriverà) ed ancora Ghoulam (quando sarà pienamente recuperato) , ed inoltre chissà chi. Perché lì sulle fasce ce ne sono tre e dovrebbero essere almeno quattro.
CR7 VERSUS ANCELOTTI. Continua l’albanese, sollecitato sul mister, appunto: «Ha le sue idee, noi cerchiamo di seguirlo ed accontentarlo. E’ questa una fase in cui dobbiamo migliorare. Di Sarri ci resta in eredità il bel gioco. Ronaldo alla Juve? Rispondo con Ancelotti al Napoli. Si preannuncia una gran bella lotta, sarà un campionato che vedranno tutti dopo questi importanti arrivi. Io però non escluderei l’Inter dalla lotta per lo scudetto. Per quanto ci riguarda, proveremo a competere su tutti i fronti, non solo in ottica tricolore. Poi vedremo come finirà…».
SPIRITO DI GRUPPO. Ancelotti sta intanto provvedendo a cementare il gruppo, poiché nell’ambito delle sue priorità l’aspetto psicologico è collocato nelle primissime posizioni. Dopo le telefonate di stima a questo e quell’altro, sono arrivate le tavolate del ritiro con tanto di karaoke, i colloqui individuali, gli allenamenti personalizzati, la porta sempre aperta per chi è in cerca di delucidazioni d’ogni genere. Poiché, oltretutto, a Carlo piace occuparsi a modo suo pure della famosa amalgama, creare una vera e propria squadra anche fuori dal campo d’allenamento.
A BUON PUNTO. Il senso di tutto ciò non è sfuggito a nessuno: ecco perché tutti, dal primo all’ultimo (Hysaj compreso), nelle dichiarazioni ai media non tralasciano mai il chiaro riferimento alla conquista dei titoli, indistintamente. Dal canto suo, l’Elseid che in special modo nell’ultima annata ha offerto inesauribili garanzie, appare già a buon punto. Un’ora in campo nell’amichevole col Gozzano a buoni ritmi e livelli, sembra già pronto e determinato per la nuova, intrigante missione: «Sto molto bene a Napoli, penso solo alla squadra. Per il resto, c’era una clausola: se qualcuno mi avesse voluto, l’avrebbe pagata».
FONTE – CORRIERE DELLO SPORT