
La storia del terzino è quasi da film: partito dalla Serie D, solo sei anni fa giocava in Lega Pro, ora è un punto fermo del Napoli e della Nazionale.
Spesso gli esperti dicono ai giovani che oramai è troppo tardi, che raggiunta una certa età non si può più fare il salto di qualità, che ok, di Moreno Torricelli, che nel 1992 è passato dalla Caratese alla Juventus ce n’è stato giusto uno, ma non è sempre così.
Delle volte accade che anche se tutti pensano che la strada del professionismo sia chiusa, quella porta in realtà rimanga aperta. La storia di Giovanni Di Lorenzo, che oggi compie 30 anni, lo dimostra.
Di Lorenzo è attualmente uno dei migliori terzini destri della Serie A: punto fermo della Nazionale di Roberto Mancini e capitano del Napoli campione d’Italia, il trentenne ha una storia che potrebbe essere tranquillamente raccontata in un film.
GLI ESORDI IN SERIE D
Giovanni Di Lorenzo esordisce in una squadra seniores nella stagione 2008, con la maglia della Lucchese in Serie D.
Al tempo ha 15 anni e 9 mesi e milita nel club toscano dal 2004. Curiosamente, ha iniziato la sua carriera come attaccante: sono ancora lontani i tempi delle galoppate sulla fascia destra, quella che diventerà la sua prediletta dopo lo spostamento in difesa, prima come centrale, poi come terzino.
A fine stagione, nonostante una sola presenza con la squadra della sua provincia (è infatti nativo di Castelnuovo di Garfagnana, in provincia di Lucca), arriva la chiamata di un club blasonato, che gioca in Serie B e per il quale dovrà attraversare tutto il paese, direzione sud.
LA REGGINA
Con le giovanili della Reggina, Di Lorenzo disputa il campionato allievi, vince il Torneo Internazionale Sanremo, due campionati Primavera e diventa capitano. Esordisce in Serie B a soli 17 anni, il 29 maggio del 2011, contro il Sassuolo.
A fine stagione, dopo due presenze tra i cadetti, viene mandato in prestito al Cuneo, in Lega Pro.
Le sue prestazioni gli valgono la convocazione in U20, allora guidata da Gigi Di Biagio, e nell’Under 21.
Nel 2013 torna a Reggio Calabria e diventa un giocatore importante per la squadra amaranto, che però a fine anno retrocede. Le strade di Di Lorenzo e della Lega Pro si incontrano ancora. Rimane sullo stretto e gioca in terza serie anche nella stagione 14-15, alla fine della quale viene ceduto a un club dello stesso campionato, il Matera.
IL MATERA
Giovanni Di Lorenzo rimane in Basilicata per due anni: colleziona 58 presenze, segna 3 goal (i primi della sua carriera) e si fa notare per l’ordine con cui gioca e per le buone doti tecniche.
A 24 anni, quando tanti si sarebbero arresi all’evidenza che non c’era forse più spazio per provare a sfondare, appoggiandosi stancamente alla terza serie italiana, Di Lorenzo non si arrende e mostra a tutti di che pasta è fatto.
Proprio per questo all’inizio della stagione 17-18 viene chiamato dall’Empoli, in Serie B.
L’EMPOLI
A una manciata di km da casa Di Lorenzo trova la serenità e riesce a esprimersi al meglio. Il 23 aprile 2018 segna la sua prima rete in Serie B, nella vittoria per 4-2 sul campo del Frosinone. Gioca praticamente sempre e diventa un elemento imprescindibile per l’Empoli, che vince il campionato e viene promosso in Serie A.
Nonostante le tante richieste da parte di squadre di Serie B, i toscani decidono di tenerlo e di lanciarlo fin da subito in A.
Il 19 agosto 2018,a 25 anni, compiuti da un paio di settimane, Di Lorenzo debutta nel massimo campionato, nella vittoria per 2-0 al Castellani contro il Cagliari. Alla stessa squadra segnerà il suo primo goal in A, nel girone di ritorno.
Il 3 aprile 2019 segna il goal decisivo per battere il Napoli. A fine anno, nonostante le sue 37 presenze e i suoi 5 centri, l’Empoli torna in B, ma Di Lorenzo non segue i toscani: resta in Serie A, al Napoli. Il grande salto si è compiuto.
LA CONSACRAZIONE AL NAPOLI
Sotto il Vesuvio Di Lorenzo diventa imprescindibile: elemento di spessore di una rosa che punta su di lui e che spesso a lui si affida nei momenti difficili.
Conquista la maglia della Nazionale, subentra a Florenzi nella gara inaugurale degli Europei e gioca con continuità, dimostrando di meritare la maglia azzurra e di poter alzare con merito il trofeo di Campione d’Europa.
All’inizio della stagione 22-23, senza più Insigne, Mertens e Koulibaly, diventa il capitano degli Azzurri.
Un onore che Di Lorenzo onora come meglio non si può. A giugno 2023 alza il trofeo più ambito: il Napoli ha dominato il campionato e ha vinto meritatamente lo Scudetto. Lui è uno degli artefici principali di un’impresa che i napoletani aspettavano da 33 anni. Con la maglia del Napoli in totale ha collezionato fin qui ben 184 presenze, segnando anche 13 goal.
Ora, a 30 anni, inizia una nuova stagione, la quinta con questi colori addosso, a testimonianza del fatto che qualità e perseveranza portano a traguardi spesso insperati.
Giovanni Di Lorenzo è un esempio vivente di quanto sia importante crederci, anche quando tutto sembra andare contro di noi, anche quando i treni sembrano persi.
Prima o poi arriva il momento della svolta.
FONTE: goal.com