Quei fischi alla fine di una prestazione mediocre e noiosa, sono stati intesi come “un atto d’amore” da Novellino. I tifosi della sud hanno tenuto a fare sapere che “l’amore per questa maglia non muore mai, anzi aumenta di giorno in giorno” ed hanno aggiunto: «Non ci interessano le maglie dei calciatori lanciate a fine partita. Vogliamo solo che facciano i professionisti. Loro vengono pagati per giocare, non ci servono gesti di facciata. Da tutti vogliamo un profilo basso. Da tutti vogliamo umiltà. Meno parlano meglio è».
Non è stata una bella prova, quella offerta contro la Virtus Entella e Lorenzo Laverone spiega con pragmatismo: «Se non si riesce a vincere meglio non perdere. La Virtus è stata brava a chiuderci gli esterni. Abbiamo fatto la partita che dovevamo. Ci è mancato il gol: altre volte l’avremmo persa, quindi prendiamo per buono questo pareggio».
C’è chi rimarca il punto svolta di questa stagione: la sconfitta interna contro la Salernitana. Laverone, che è un ex granata, ha tenuto a sottolineare: «Inutile tornare su quella partita, l’abbiamo pagata sotto tutti i punti di vista. Dobbiamo andare avanti: se dopo due mesi parliamo ancora del derby, non ne usciamo più».
Il calendario propone la trasferta di venerdì sera, a Frosinone, poi la gara interna contro il Palermo. «Prima o poi le dobbiamo affrontare tutte. Ce le giocheremo alla pari. Non cambia niente se Frosinone e Palermo arrivano ora che sono nelle posizioni di vertice, la loro forza è sempre quella».
Fonte – Corriere dello Sport